I Maestri dello Shorei-Kan International

La scuola Shorei-Kan, creata e fatta crescere dal Maestro Seikichi Toguchi, rimase purtroppo senza una guida ufficiale alla morte improvvisa del Maestro, avvenuta nel 31 agosto 1998, prima che il Maestro potesse designare ufficialmente un suo successore.

A partire dall’Ottobre 2000, la guida dello Shorei-Kan è passata al Maestro Toshio Tamano, riconosciuto ufficialmente dagli altri Maestri Shorei-Kan come Kancho (caposcuola).

Lo Shorei-Kan Europe, fondato dal Maestro Toguchi, verrà ora affiancato e gradualmente sostituito dallo Shorei-Kan International, guidato dal Maestro Tamano. I responsabili per l’Italia sono Shihan Rino Echelli (5°dan).

I programmi d’esame di Karate e Kobudo hanno subito alcune modifiche; il cambiamento di organizzazione comporta una ufficializzazione delle figure di istruttore di Karate, Kobudo e Daruma Taiso.

Gli istruttori sono tenuti a versare una quota annuale all’associazione e a seguire almeno uno stage/anno con il Maestro Tamano, pena il decadere del titolo. Il grado di cintura viene invece mantenuto anche in caso di interruzione prolungata dell’attività.

Per evitare il fiorire di scuole “affiliate” non autorizzate dallo Shorei-Kan, si possono considerare allievi diretti del Maestro Tamano SOLTANTO COLORO CHE ABBIANO RICEVUTO DAL MAESTRO IL GRADO DI SANDAN.

higaonna

  1. Kanryo Higaonna
  2. Chojun Miyagi
  3. Seko Higa
  4. Seikichi Toguchi
  5. Toshio Tamano

1. Kanryo Higaonna

Il maestro Kanryo Higa(shi)onna (1844-1940) inizia lo studio dello Shuri-te da bambino, nell’isola di Okinawa. Figlio di un mercante, da ragazzo diviene marinaio e si imbarca sulla nave Shinkosen, utilizzata regolarmente per scambi culturali e commerciali con la Cina. Ancora adolescente, Kanryo perde il padre e decide di recarsi a Fuchu per studiare le arti marziali cinesi. Vi rimane sedici anni, sotto la guida di un maestro (il cui nome è riportato in giapponese come Ryu Ryuko) che era erede delle tecniche del Tempio Shaolin del Sud. Oltre all’arte di combattimento a mani nude, Higaonna impara anche l’uso delle armi e la medicina cinese. Al termine dell’apprendistato, il maestro Ryuko riconosce l’abilità dell’allievo, e gli conferisce dignità di maestro.

Tornato ad Okinawa il maestro Higaonna comincia ad insegnare arti marziali a Naha. Dopo molti anni di studio crea il Naha-te, un’arte nuova che combina alcuni elementi dello Shuri-te con quelli delle arti marziali cinesi, come la respirazione e l’uso dell’energia interna. Per insegnare ai ragazzi, Higaonna inizia a sviluppare un metodo didattico rivolto allo sviluppo armonico del corpo e dello spirito.

La potenza fisica e la virtù morale di Higaonna divengono leggendarie, tanto che il maestro viene definito kensei (“pugni santi”). Nel 1905, insieme ad Anko Itosu dello Shuri-te, Higaonna fa uscire il Naha-te dal segreto, e ne inizia la didattica nelle scuole. Sono suoi allievi Chojun Miyagi, Chohatsu Kyoda, Taizo Tabara e Shimpa Gosukuma.

 

2. Chojun Miyagi

Proveniente da una nobile famiglia, il maestro Chojun Miyagi (1888-1953) potè dedicare tutta la sua vita allo studio del Naha-te. Oggi sappiamo che egli fu l’unico fra gli allievi del maestro Higashionna a ricevere un insegnamento completo. Grazie alla fiorente attività commerciale di famiglia, e volendo emulare il maestro Higaonna, anche Miyagi si recò a Fuchu nel 1915 per imparare le arti marziali cinesi. Tornato ad Okinawa, iniziò ad insegnare a Naha, sua città natale, e più tardi iniziò ad insegnare anche alla polizia della Prefettura di Okinawa e nelle scuole superiori. La principale preoccupazione del maestro Miyagi fu quella di dare al Naha-te la stessa dignità delle arti marziali giapponesi, come il judo ed il kendo. A questo scopo, si recò spesso in Giappone presso l’Università di Kyoto e la Ritsumei Kan per far conoscere la sua arte.

Nel 1929 il maestro Miyagi fu invitato a Kyoto per un gran convegno di tutte le arti marziali giapponesi. Non potendo presenziare, questi chiese ad uno dei suoi allievi, Jinan Shinsato, di rappresentarlo. A Kyoto i diversi esperti, venuti a fare delle dimostrazioni, appartenevano tutti a scuole con nomi altisonanti. Quando chiesero a Shinsato quale fosse lo stile che rappresentava, lì per lì egli non sapeva rispondere. Se avesse ammesso che non era stato adottato un nome preciso, il prestigio del Naha-te ne avrebbe sofferto e lui avrebbe fatto la figura di un semplice amatore agli occhi degli altri praticanti. Allora, pensandoci rapidamente, Shinsato battezzò il suo stile “Hanko Ryu” ossia “scuola metà dura”. Ritornato ad Okinawa Shinsato raccontò la sua avventura al maestro Miyagi. Questi capì che doveva dare un nome alla sua scuola in modo che essa fosse riconosciuta allo stesso livello delle altre arti marziali giapponesi. Si ricordò allora di un verso del kempohakku (“gli otto poemi del pugno”, che costituiscono un capitolo del Bubishi): ho wa goju o tondosu (tutto nell’universo respira duro e morbido) e adottò ufficialmente il nome di Goju Ryu (Go: forza, Ju: morbidezza) per il suo stile.

Nel 1933 Chojun Miyagi fu il primo maestro della storia del karate a ricevere il titolo onorifico di kyoshi da parte della Dai Nippon Butokukai (la più grande organizzazione di arti marziali d’anteguerra riconosciuta dal governo giapponese). La creazione di un metodo d’insegnamento specifico per il karate fu, senza dubbio, il più prezioso contributo che egli diede allo sviluppo del karate. Allora non esisteva ancora alcun metodo d’insegnamento di gruppo anche se i maestri Itosu e Higaonna avevano già introdotto l’arte del karate negli istituti pubblici. D’altra parte la maggior parte dei maestri si accontentava di insegnare in segreto a pochi allievi selezionati. Il maestro Miyagi, prevedendo il futuro sviluppo del karate, introdusse nel suo insegnamento il Daruma Taiso (esercizi di riscaldamento e preparazione alle tecniche di base), e creò i Fukyu kata (kata elementari per principianti) ed il kata di respirazione Tensho, modificando inoltre in modo radicale il kata Sanchin. Queste novità sono di una importanza storica: esse segnano una tappa decisiva verso un insegnamento unificato e codificato del karate.

Il maestro Miyagi morì il giorno 8 ottobre 1953 lasciando la sua opera incompiuta. Fra i suoi allievi ricordiamo Seko Higa, Seikichi Toguchi, Meitoku Yagi ed Eiichi Miyazato.

3. Seko Higa

Il maestro Seko Higa nacque il 18 novembre 1889 a Naha, dove poi nel 1903 iniziò a studiare il naha-te con il maestro Kanryo Higaonna. Dopo la morte del maestro Higaonna, Seko Higa proseguì lo studio del naha-te con il maestro Chojun Miyagi, l’allievo più anziano del maestro Higaonna. Per vivere, il maestro Higa insegnava alle scuole elementari, ed in seguito entrò nel corpo di polizia. Ma nel 1932 decise di insegnare karate a tempo pieno. Insegnava alla polizia e aprì un dojo alla periferia di Naha, autorizzato dal maestro Miyagi; successivamente, trascorse due anni a Saipan (Indonesia) per diffondervi il karate, ed al suo ritorno ad Okinawa ricevette dal Butokukai il titolo di renshi.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale e la morte della moglie, il maestro Higa venne ospitato nella casa del maestro Toguchi, allievo suo e del maestro Miyagi. Con l’assistenza di Toguchi, il maestro Higa aprì un dojo a Itoman nel 1947, il primo dojo riaperto a Okinawa dopo la guerra. Il maestro Higa era l’allievo più anziano ed il migliore tecnico tra gli allievi di Miyagi, e le sue conoscenze furono di grande aiuto al maestro Toguchi nella formulazione del sistema Shorei-Kan.

4. Seikichi Toguchi

Nato il 20 maggio 1917 a Naha City, capitale di Okinawa, il maestro Toguchi cominciò lo studio delle arti marziali all’età di 11 anni, con il maestro Seko Higa. Quattro anni più tardi, si trovò sotto la tutela del grande maestro di karate Chojun Miyagi, con il quale studiò fino alla morte di Miyagi nel 1953.
Verso la fine della sua vita, il maestro Miyagi dedicò numerose ore al giorno a trasmettere le sue conoscenze teoriche e tecniche al maestro Toguchi. Insieme posero le fondamenta di un metodo sistematico di studio del Karate, al fine di unificare tutti gli stili, ma il maestro Miyagi morì prima di poter realizzare il suo sogno. Il maestro Toguchi fu il solo dei suoi discepoli a continuare la sua opera, creando, dopo più di venti anni di pratica, il metodo di insegnamento Shorei-Kan.
Durante la seconda guerra mondiale, il maestro Toguchi lavorò nell’esercito giapponese come ingegnere elettrico nel sud-est asiatico. al suo ritorno ad Okinawa, aiutò il maestro Seko Higa a costruire la sua casa e il suo dojo a Itoman City.
Era, nel 1948, il primo dojo di karate ad essere aperto sull’isola dopo la guerra. Lì, il maestro Toguchi insegnò il karate come assistente del suo maestro fino al 1950, data nella quale il maestro Miyagi lo raccomanda come istruttore capo al centro dell’allenamento atletico di Itoman, costruito dall’associazione atletica di Okinawa.

Nel 1952, il maestro Miyagi formò l’associazione Goju-Ryu allo scopo di assicurare l’avvenire del suo stile, e il Maestro Toguchi fu nominato direttore esecutivo.
Dopo la morte di Miyagi, l’associazione Goju-Ryu divenne la Federazione GoJuKai e il maestro Toguchi fu scelto per esserne il vice-presidente, il maestro Seko Higa, il presidente.
Il maestro Toguchi fondò la scuola Shorei-Kan il 1° marzo 1953 a Koza City (oggi Okinawa City).
Negli anni prima della sua morte, il maestro Miyagi trasmise le sue conoscenze teoriche e tecniche al maestro Toguchi, insegnandogli come creare Fukyu Kata e le basi di un sistema d’apprendimento del karate.
Dopo la morte di Miyagi, capendo che il suo maestro gli aveva lasciato il compito di realizzare il suo sogno, il maestro Toguchi si dedicò completamente alla sua missione.
Dopo più di vent’ anni di ricerche e di studi, creò un metodo completo d’insegnamento del karate che chiamò “Shorei-Kan”.
Fu il primo maestro nella storia del karate di Okinawa ad aver compiuto un’opera così notevole.
Numerosi maestri di Okinawa ed in particolare, il maestro Seko Higa e il maestro Meitoku Yagi elogiarono la sua creazione.
Il maestro Shoshin Nagamine del Shorin-Ryu disse in una occasione che il maestro Toguchi era il più grande maestro di karate nella storia del karate di Okinawa, ed il maestro Toguchi è riconosciuto oggi come uno dei più grandi maestri della storia del karate per avere, come nessun altro, contribuito personalmente allo sviluppo del karate moderno.

Il Maestro Toguchi è scomparso il 31 agosto 1998, lasciando un’enorme eredità di conoscenza riguardante il karate e lo spirito umano, per la quale gli saremo eternamente grati.

5. Toshio Tamano

Nato a Tokyo il 14 settembre 1942, il maestro Toshio Tamano iniziò la pratica delle arti marziali all’età di nove anni. Nel 1960, iniziò a seguire i corsi della scuola Shorei-Kan, tenuti dal maestro Toguchi nel cortile di un vecchio tempio shintoista. Siccome le lezioni si tenevano all’aperto, nei giorni di pioggia o di neve il maestro Toguchi riuniva i suoi allievi nel kaguraden (tempio riservato alle danze cerimoniali shintoiste) ove discuteva per ore della filosofia e della teoria del karate.

Due anni dopo aver ottenuto il diploma di architetto all’Università Shibaura, il maestro Tamano lasciò Tokyo per stabilirsi ad Okinawa, dove insegnò nel dojo del maestro Toguchi a Koza City, approfittando del suo soggiorno ad Okinawa per approfondire lo studio del kobudo di Okinawa col maestro Shimpo Matayoshi, famoso esperto della scuola Matayoshi, ed il maestro Eisuke Akamine. Grazie a questa esperienza, il maestro Tamano estese poi il sistema Shorei-Kan al kobudo, creando la scuola Shorei-Kai.

Nel 1969, il maestro Tamano si stabilì negli Stati Uniti ed aprì il primo dojo Shorei-Kan a New York. In questo periodo decise di diventare insegnante di karate a tempo pieno e di dedicare tutti i suoi sforzi a diffondere l’insegnamento della scuola Shorei-Kan fuori dal Giappone. Nel 1971, il maestro Toguchi lo nominò rappresentante dello Shorei-Kan negli Stati Uniti. All’inizio degli anni Ottanta, invitato dal Maestro Fassi, pioniere delle arti marziali in Italia, come esperto di kobudo, il maestro Tamano iniziò ad introdurre in Italia e successivamente nel resto d’Europa il kobudo Shorei-Kai e poi il karate Shorei-Kan. Nel 1982, il maestro Tamano si stabilì a Milano, aprendo il Daruma Dojo nel quale insegnò fino al 1990, quando decise di trasferirsi in Francia.

Nel 1983 il maestro Tamano ricevette dal maestro Toguchi il grado di 7° Dan ed il titolo onorifico di Shihan, e nel 1986 creò ed assunse la direzione dell’organizzazione Shorei-Kan Europe, branca dello Shorei-Kan International. Dopo la recente scomparsa del maestro Toguchi, il maestro è stato riconosciuto come caposcuola (kancho) dello Shorei-Kan.